Lo sapevi che...Denominazione botanica: Taraxacum officinale Web., Taraxacum dens leonis Desf., Leontodon taraxacum L. -
Famiglia: Asteracee (Composite)
Parti usate: radice
Sinonimi: dente di leone, soffione, piscialetto, cicoria selvaggia, cicoria burda, bofarella, ingrassaporci
Nomi stranieri: ingl. – Dandelion, Lion's tooth, Cankerwort; fr. - Pissenlit, Dent-de Lion; ted. - Lowenzahn, Kuhblume; sp - Diente deleon, Amargon, Taraxacon, Almiron
Il tarassaco o dente di leone è una specie che possiamo facilmente incontrare nei giardini di casa, nei terreni umidi e ai bordi dei sentieri. Ha fiori di un giallo brillante, foglie raggruppate a rosetta e il caratteristico
soffione che tutti da piccoli ci siamo divertiti a soffiare, facendo volare via tutti i semi.
E' un'erba considerata da molti infestante ma in realtà utilizzata già nell'antichità come
rimedio popolare. Ne troviamo traccia nell' antica medicina cinese e ayurvedica.
Durante il Medioevo si credeva nella dottrina dei segni secondo la quale le caratteristiche fisiche delle piante ne rivelavano anche le proprietà terapeutiche. Il colore giallo del fiore era stato quindi associato alla bile gialla del fegato e per questo il tarassaco era considerato un
rimedio epatico; senza alcuna base scientifica era comunque già stata evidenziata una grande proprietà di questa pianta.
Il tarassaco è chiamato anche
piscialetto e evidenzia anche una sua
attività diuretica.
I
principi attivi presenti nella pianta sono:
inulina, lattoni sequisterpenici, triterpeni e steroli, vit. A, Vit. B, Vit. C e Vit. D.
Uso tradizionale: studi scientifici hanno evidenziato per il tarassaco 3 funzioni principali:
1) Favorisce il
transito intestinale. Il tarassaco contiene
inulina che è un prebiotico cioè una sostanza capace di favorire il benessere della flora batterica intestinale. L' inulina è contenuta nella radice.
2) Aiuta l'
eliminazione di liquidi in eccesso.
L'
azione diuretica sembra sia da attribuire alle foglie. Questa azione fa sì che il tarassaco sia utilizzato contro il
gonfiore anche in associazione con altre piante quali finocchio, gramigna, pilosella, orthosiphon e asparago, che ne potenziano oltre all'attività drenante quella depurativa.
Alcuni autori sostengono che possa essere utilizzato contro l'
accumulo di liquidi che si manifesta nei giorni precedenti alle mestruazioni ( sindrome premestruale ). E' importante sottolineare che pur avendo un effetto diuretico sembra che non riduca i livelli di potassio in quanto la pianta ne è ricca.
3) Favorisce la produzione di bile. Sembra che questa azione stimoli una parziale eliminazione di colesterolo con la bile stessa dal fegato.
Alcuni autori sostengono che il tarassaco abbia anche una azione di protezione sul fegato.