Avvertenze
Se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l'uso in gravidanza e durante l'allattamento. Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.
Istruzioni
Assumere 1 compressa 2-3 volte al giorno
IngredientiSstratto secco di
Ginko biloba foglie
Titolo: 12% min. ginkoflavonglicosidi
COMPOSIZIONE: - diterpeni lattonici: ginkgolidi A, B, C, M, J
- glicosidi flavonoidici: 3-O-metilmiricetin-3-ramnoglucoside, isoramnetol-3-O-rutinoside, siringetin-3-O-rutinoside
- bisflavonoidi amentoflavonici: ginkgetolo, isoginkgetolo, bilobetolo
- sesquiterpeni lattonici: bilobalide
- acido ginkgolico e idrossiginkgolico; ginkgolo; bilobolo; acido 6-idrossikinurenico
Bibliografia
Firenzuoli F.: "Demenza, l’aiuto viene da un fossile vivente", Farmacia Naturale, n° 4, 1998
Le Bars et al.: "A placebo-controlled, double blind, randomized trial
of an extract Of Ginkgo biloba for dementia", IAMA, October, 22/29, 276, 16, 1997
Funfgeld E.W.: "Rokan: Ginkgo biloba. Recent results in pharmacology and clinic",
Springer Verlag, 1988
Ventura S.: Ginkgo biloba: vita e storia di una pianta singolare, Ed. Centro Villa Chigi, 1987
Domande
Memoria, stress, difficoltà nella concentrazione.
Informazioni generiche
Denominazione botanica: Ginkgo biloba L. -
Famiglia: Ginkgoacee
Parti usate: foglie (Ginkgo folium Comm. E)
Il gingko è una pianta antichissima, un vero e proprio fossile vivente. Compare nell'era Paleozoica e raggiunge la sua massima espansione nell'era mesozoica durante il periodo Giurassico; era quindi presente sulla terra già prima dei dinosauri. Nel 1712 Kaempfer, un viaggiatore lo vide in estremo oriente dove era considerato albero sacro e lo chiamò gingko storpiando il nome cinese Ya Chio Tsu, “albero dalle foglie a piede d'anatra”. Linneo nel 1771 lo descrisse confermando il nome gingko. Nel 1750 un esemplare fu piantato in Olanda, nel 1754 a Parigi e nel 1787 in Italia, nell'Orto Botanico di Pisa, dove si può ancora ammirare.
Il gingko ha una crescita molto lenta; verso gli 8-10 anni raggiunge i 2-4 metri di altezza, a 25-30 anni arriva ad una altezza di 8-10 metri. Gli esemplari più antichi arrivano anche a 40 metri di altezza con un diametro di 1 metro e mezzo. E' una specie dioica cioè esistono piante maschili e piante femminili distinte tra loro. Il frutto è carnoso e contiene una mandorla che può essere mangiata abbrustolita.
I principi attivi presenti sono Gingkolidi A, B, C, M, J, acidi gingkolidi, antocianosidi, glicosidi flavoidici.
Ginko - Ginkgo bilobaConfezione:60 tavolette da 300 mg.
Lo sapevi che...
Uso tradizionale:
E' presente nel Pen-ts'ao, il trattato plurimillenario scritto dall'imperatore Shen Nung. E' una raccolta di piante medicinali e di consigli per la cura di tante malattie allora conosciute. Oggi la medicina popolare cinese si rifà agli usi dettati dagli scritti antichi e utilizza il Gingko per migliorare la circolazione sanguigna, per il trattamento di disfunzioni polmonari e cardiache, per la cura dell'aterosclerosi, dell'angina pectoris, per abbassare i livelli del colesterolo, nella dissenteria e per i geloni.
In Europa questa pianta è oggetto di intensi studi fin dal1965 e ha dato risultati molto interessanti soprattutto per la sua azione sui radicali liberi e sull' aumento della vascolarizzazione tissutale. Si pensa quindi ad un impiego nell'insufficienza circolatoria cerebrale, nell'invecchiamento precoce ( es. demenza di Alzheimer ), nei deficit di circolazione a livello periferico ( es. mani, piedi ), nell'asma bronchiale. Gli studi sono sempre in corso anche per evidenziare quali sono i gingkolidi più attivi.