Olio di pesce EPA DHA ricco in acidi omega 3
KOS - EPA DHA olio di pesce 60 perle
L' olio di pesce EPA DHA é naturalmente ricco di acidi omega 3, indicato quindi come aiuto nei soggetti con problematiche del METABOLISMO LIPIDICO e disturbi infiammatori.
Avvertenze
Gli studi tossicologici confermano che l’olio di Pesce non presenta alcuna tossicità, non sono stati ad oggi evidenziati effetti collaterali Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.
Gli studi tossicologici confermano che l’olio di Pesce non presenta alcuna tossicità, non sono stati ad oggi evidenziati effetti collaterali Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.
Istruzioni
Si suggerisce l' assunzione di 2-3 perle al giorno
Si suggerisce l' assunzione di 2-3 perle al giorno
Ingredienti
Perle gelatninose da 1000 mg
Olio dall’importante contenuto (45%) in acidi grassi essenziali poliinsaturi della serie Omega-3:
27% acido eicosapentaenoico (EPA),
18% acido docosaesaenoico (DHA)
Perle gelatninose da 1000 mg
Olio dall’importante contenuto (45%) in acidi grassi essenziali poliinsaturi della serie Omega-3:
27% acido eicosapentaenoico (EPA),
18% acido docosaesaenoico (DHA)
Bibliografia
Accomasso W.: I grassi venuti dal freddo, Tema Farmacia, Aprile 1993
Andersen S.: Long-chain polyunsaturated fatty acids as a functional ingredient in fortification of food and special nutrition, Agro-Food-lndustry Hi-Tech, gennaio- febbraio 1998
Marangoni F.:’ i benefici degli acidi grassi Omega 3, Nuovo collegamento, 11/12 2002
Benessere Naturale e Aromaterapia, Fabbri Editori, Vol. 2.
Accomasso W.: I grassi venuti dal freddo, Tema Farmacia, Aprile 1993
Andersen S.: Long-chain polyunsaturated fatty acids as a functional ingredient in fortification of food and special nutrition, Agro-Food-lndustry Hi-Tech, gennaio- febbraio 1998
Marangoni F.:’ i benefici degli acidi grassi Omega 3, Nuovo collegamento, 11/12 2002
Benessere Naturale e Aromaterapia, Fabbri Editori, Vol. 2.
Confezione:Flacone con 60 perle
Lo sapevi che...
EPA DHA
Sono acidi grassi poliinsaturi che il nostro organismo non è in grado di produrre e che devono essere introdotti con il cibo. Vengono detti omega 3 e sono:
EPA ( acido eicosapentaenoico )
DHA ( acido docosaesaenoico )
- ALA ( acido alfa-linoleico )
Mentra EPA e DHA si trovano soprattutto nei pesci più grassi, come salmone,trota, sgombro, aringhe e sardine, ALA si trova nei vegetali, come noci, olio di semi di lino, semi di lino, cereali integrali, soia e germe di grano.
Studi recenti sembra abbiano evidenziato una discreta attività degli omega 3 di protezione del nostro organismo nei confronti di una serie di disturbi quali le patologie cardiache, la trombosi, l'ipertensione, i disordini infiammatori e autoimmuni. Gli stessi studi avrebbero anche mostrato che gli omega 3 sono necessari per una crescita ed uno sviluppo infantili corretti. Chiaramente tutto è ancora in discussione e vi sono altri esperti che dubitano della reale efficacia degli omega 3.
Alla “ Food and Nutrition Conference and Exhibition” sponsorizzata nel 2006 dall' American Dietetic Association sono state date le nuove linee guida della American Heart Association ( AHA ) per la riduzione delle patologie cardiache. In queste linee guida si consiglia di consumare pesce due volte alla settimana, soprattutto quello ricco di omega 3.
Sembra che la protezione contro le patologie cardiache si esplichi mediante una riduzione dei livelli di colesterolo LDL ed un aumento del colesterolo HDL ( o colesterolo buono ). In più i grassi contenuti nei pesci abbasserebbero anche i trigliceridi, responsabili dell'aumento della viscosità del sangue e quindi del rischio di cardiopatie.
Vediamo in dettaglio di cosa si tratta quando si parla di colesterolo.
Il colesterolo si è guadagnato la reputazione di sostanza insalubre al punto da rendere difficile che si possa credere che possa esistere qualcosa di peggio per la nostra salute. Sebbene questa sostaza bianca e cerosa possa restringere le nostre arterie formando dei coaguli e quindi aumenti il rischio di infarto e di ictus, una certa quantità è importante per la notra salute.I problemi insorgono quando il sangue contiene un'elevata quantità di colesterolo o il rapporto tra i suoi due tipi HDL ( lipoproteine ad alta densità ) e LDL ( lipoproteinea bassa densità ) risulta squilibrato. Le HDL e le LDL trasportano il colesterolo ematico in tutto il corpo, ma le LDL tendono a depositarsi sui vasi sanguigni, mentre le HDL ne favoriscono la rimozione.
Tutto il colesterolo di cui il nostro organismo ha bisogno viene dal fegato.
Esso viene utilizzato per sintetizzare gli ormoni sessuali, la Vitamina D e la struttura delle membrane cellulari. E' un componente importante della bile, prodotta dal fegato per digerire i grassi. Da un punto di vista alimentare le principali fonti di colesterolo sono i grassi saturi, presenti in discrete quantità nel manzo, nei prodotti caseari, nel maiale, nell'agnello nei biscotti e nei pasticcini.
Questo tipo di grassi inganna il nostro sistema di controllo organico e stimola il fegato a continuare a produrre colesterolo. Esperti avrebbero stimato che riducendo l'apporto di grassi saturi a 20-25 g al giorno si potrebbero ridurre i livelli ematici di colesterolo del 10-15%.
I fattori riguardanti lo stile di vita che possono far aumentare i livelli di colesterolo sono: fumo, obesità e scarsa attività fisica. Questi livelli tendono a salire nelle donne dopo la menopausa.
Tattiche per ridurre il colesterolo:
Mangiare maggiori quantità di frutta e verdure gialle, rosse e verdi ( peperoni, manghi, pomodori, albicocche, broccoli, mele, pompelmi, avocadi ), fagioli e legumi, cereali ad alto contenuto di fibre, farina d'avena, aglio, pesci ricchi di grassi, olio di semi di girasole, noci e semi non salati.
Mangiare minori quantità di burro, creme, formaggi, latte intero, biscotti e pasticcini, pancetta, hamburger, pasticci di carne, salse, fritti.
In presenza di elevati livelli di colesterolo ematico evitate rognone, fegato, anatra, agnello, gamberetti, sardine.
EPA DHA
Sono acidi grassi poliinsaturi che il nostro organismo non è in grado di produrre e che devono essere introdotti con il cibo. Vengono detti omega 3 e sono:
EPA ( acido eicosapentaenoico )
DHA ( acido docosaesaenoico )
- ALA ( acido alfa-linoleico )
Mentra EPA e DHA si trovano soprattutto nei pesci più grassi, come salmone,trota, sgombro, aringhe e sardine, ALA si trova nei vegetali, come noci, olio di semi di lino, semi di lino, cereali integrali, soia e germe di grano.
Studi recenti sembra abbiano evidenziato una discreta attività degli omega 3 di protezione del nostro organismo nei confronti di una serie di disturbi quali le patologie cardiache, la trombosi, l'ipertensione, i disordini infiammatori e autoimmuni. Gli stessi studi avrebbero anche mostrato che gli omega 3 sono necessari per una crescita ed uno sviluppo infantili corretti. Chiaramente tutto è ancora in discussione e vi sono altri esperti che dubitano della reale efficacia degli omega 3.
Alla “ Food and Nutrition Conference and Exhibition” sponsorizzata nel 2006 dall' American Dietetic Association sono state date le nuove linee guida della American Heart Association ( AHA ) per la riduzione delle patologie cardiache. In queste linee guida si consiglia di consumare pesce due volte alla settimana, soprattutto quello ricco di omega 3.
Sembra che la protezione contro le patologie cardiache si esplichi mediante una riduzione dei livelli di colesterolo LDL ed un aumento del colesterolo HDL ( o colesterolo buono ). In più i grassi contenuti nei pesci abbasserebbero anche i trigliceridi, responsabili dell'aumento della viscosità del sangue e quindi del rischio di cardiopatie.
Vediamo in dettaglio di cosa si tratta quando si parla di colesterolo.
Il colesterolo si è guadagnato la reputazione di sostanza insalubre al punto da rendere difficile che si possa credere che possa esistere qualcosa di peggio per la nostra salute. Sebbene questa sostaza bianca e cerosa possa restringere le nostre arterie formando dei coaguli e quindi aumenti il rischio di infarto e di ictus, una certa quantità è importante per la notra salute.I problemi insorgono quando il sangue contiene un'elevata quantità di colesterolo o il rapporto tra i suoi due tipi HDL ( lipoproteine ad alta densità ) e LDL ( lipoproteinea bassa densità ) risulta squilibrato. Le HDL e le LDL trasportano il colesterolo ematico in tutto il corpo, ma le LDL tendono a depositarsi sui vasi sanguigni, mentre le HDL ne favoriscono la rimozione.
Tutto il colesterolo di cui il nostro organismo ha bisogno viene dal fegato.
Esso viene utilizzato per sintetizzare gli ormoni sessuali, la Vitamina D e la struttura delle membrane cellulari. E' un componente importante della bile, prodotta dal fegato per digerire i grassi. Da un punto di vista alimentare le principali fonti di colesterolo sono i grassi saturi, presenti in discrete quantità nel manzo, nei prodotti caseari, nel maiale, nell'agnello nei biscotti e nei pasticcini.
Questo tipo di grassi inganna il nostro sistema di controllo organico e stimola il fegato a continuare a produrre colesterolo. Esperti avrebbero stimato che riducendo l'apporto di grassi saturi a 20-25 g al giorno si potrebbero ridurre i livelli ematici di colesterolo del 10-15%.
I fattori riguardanti lo stile di vita che possono far aumentare i livelli di colesterolo sono: fumo, obesità e scarsa attività fisica. Questi livelli tendono a salire nelle donne dopo la menopausa.
Tattiche per ridurre il colesterolo:
Mangiare maggiori quantità di frutta e verdure gialle, rosse e verdi ( peperoni, manghi, pomodori, albicocche, broccoli, mele, pompelmi, avocadi ), fagioli e legumi, cereali ad alto contenuto di fibre, farina d'avena, aglio, pesci ricchi di grassi, olio di semi di girasole, noci e semi non salati.
Mangiare minori quantità di burro, creme, formaggi, latte intero, biscotti e pasticcini, pancetta, hamburger, pasticci di carne, salse, fritti.
In presenza di elevati livelli di colesterolo ematico evitate rognone, fegato, anatra, agnello, gamberetti, sardine.
OLPEKO
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