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KOS - Muira puama 60 compresse
Tonico energizzante per eccellenza, la muira puama può essere utile nei momenti di stamchezza...
La possibilità di un infiammazione della prostata é all’ordine del giorno dopo una certa età (in genere dopo i 50 anni) e tra queste, la più comune è l’ipertrofia prostatica benigna.
Di cosa si tratta? Di un ingrossamento della ghiandola prostatica per cui si urina di continuo e spesso con dolore, e a volte si avverte anche una sensazione di pesantezza intorno ai genitali. Un disturbo fastidioso soprattutto durante la notte, perché costringe a una minzione frequente e compromette così anche la qualità del riposo. Senza contare che la necessità di urinare si presenta in tutta la giornata, e può diventare un problema quando si è fuori casa, al lavoro o semplicemente si vuole trascorrere una giornata fuori.
Per la cura delle infiammazioni della prostata, come l’ipertrofia benigna, si può ricorrere per fortuna a diversi rimedi naturali, e in particolare ne segnaliamo quattro: serenoa repens, semi di zucca, ortica e uva ursina. Ognuno a proprio modo contribuisce a migliorare la situazione, chi in termini preventivi chi a posteriori, quando il disturbo è già presente. Oltre ai rimedi fitoterapici è inoltre importante attenersi ad alcune semplici regole nell’alimentazione e nello stile di vita: la sedentarietà non è amica del corretto funzionamento della prostata, è bene camminare e svolgere una moderata attività fisica, fosse anche una semplice camminata al giorno.
Per quanto riguarda l’alimentazione, si consiglia di evitare i cibi piccanti, privilegiando il consumo di frutta e verdura e soprattutto di bere tanta acqua, preferibilmente a basso contenuto di sodio e lontano dai pasti.
Serenoa repens
La serenoa repens è una piccola palma di origine statunitense, che si rivela utile per le problematiche della prostata grazie a un mix di principi attivi, tra cui flavonoidi e trigliceridi, che inibisce la produzione di ormoni e di cellule prostatiche. La sua azione è quindi consigliata sia quando non ci sono problemi che dopo, come nel caso della ipertrofia benigna, poiché riesce a evitare che la situazione degeneri. Il valore aggiunto della serenoa repens risiede anche nel fatto che non presenta effetti collaterali seri, solo disturbi transitori come prurito, mal di testa, disturbi gastrointestinali e riduzione della libido e solo ad alti dosaggi. Per quanto riguarda le modalità di assunzione, vanno rapportate all’individuo e all’importanza del problema, e si può scegliere tra compresse e capsule. In alcuni casi, sempre dietro indicazione dello specialista, si può ricorrere a preparati che uniscono la serenoa repens ad altre sostanze di comprovata efficacia rispetto alla prostata, quali ad esempio i semi di zucca e l’ortica.
Semi di zucca
I semi di zucca sono tra i rimedi naturali fondamentali per la prevenzione di infiammazioni e infezioni della prostata, perché per loro stessa natura sono antinfiammatori. Se assunti regolarmente, riescono a prevenire l’insorgere dell’ipertrofia prostatica, grazie allo zinco e agli omega 3 in essi contenuti, insieme anche ai carotenoidi e ai beta-sistosteroli; questi ultimi, presenti anche nella serenoa repens, riducono anche i rischi di cancro alla prostata, per cui sono doppiamente utili. L’assunzione dei semi di zucca è ancora più facile rispetto a quella degli altri rimedi naturali, perché si possono assumere prima di tutto per via alimentare, privilegiando gli alimenti che li contengono. Poi c’è l’olio di semi di zucca, da prendere una volta al giorno nella misura di 1 cucchiaino o di 1 cucchiaio, a seconda dei casi. In commercio esistono poi dei preparati a base di semi di zucca per interventi periodici e mirati, con i soli semi o anche con altre sostanze.
Ortica
L’ortica è ricca di quei beta-sitosteroli che ormai come conosciamo come amici della prostata. In particolare l’ortica riesce a intervenire sulla prostata rallentandone l’ingrossamento e riducendo così tutte le conseguenze che ne derivano, dall’urgenza nella minzione a fastidi e bruciori. La sua validità si esprime quando il problema dell’ipertrofia prostatica ha iniziato a presentarsi e c’è bisogno di uno stop, o almeno di un rallentamento. Le modalità di assunzione dell’ortica sono molteplici, vanno dalle capsule e compresse ai prodotti per preparare infusi, sia già confezionati sia come foglie e radici essiccate da mettere direttamente in infusione nell’acqua. Particolarmente efficace un infuso preparato con l’ortica e i semi di zucca, che si potenziano l’un l’altro.
Uva ursina
L’uva ursina è nota come un vero e proprio disinfettante per le vie urinarie, grazie alla duplice azione svolta dalle sue foglie. Per prima cosa sono antimicrobiche, per cui inibiscono la formazione dei batteri e ne impediscono la proliferazione; poi sono antinfiammatorie e anche da questo punto di vista sono utili sia in versione preventiva che come cura una volta che la prostata è infiammata. Le due proprietà rendono l’uva ursina tra i rimedi naturali più efficaci per curare la prostata in caso di ipertrofia prostatica e in generale di flogosi delle vie urinarie, anche perché non sono noti effetti collaterali significativi, se non episodi di nausea e vomito e la temporanea colorazione dell’urina di colore marrone. Per quanto riguarda la modalità di assunzione, per l’uva ursina sono disponibili sia le compresse che i preparati per infuso. Molto spesso l’uva ursina viene abbinata al tarassaco, al mirtillo e all’equiseto, altri rimedi naturali efficaci come depurativi e antinfiammatori.
Sistema immunitario e prostata
Al di là delle cure specifiche per i disturbi della prostata, può essere utile ricorrere a dei rimedi naturali che aiutano a rafforzare le difese immunitarie. In questo modo l’organismo sarà fortificato e potrà reagire in modo migliore agli attacchi microbici, compresi quelli diretti alla prostata che possono causare infiammazioni e infezioni. Tra i rimedi naturali più efficaci in termini di sostegno al sistema immunitario c’è l’echinacea, particolarmente indicata per cure periodiche in vista dei mali di stagione. Oltre a raffreddore e influenza, sembra che a beneficiare delle proprietà immunostimolanti dell’echinacea ci sia anche la prostata, perché si allontana il rischio di infezioni batteriche; di conseguenza può risultare utile fare una cura periodica a base di questa pianta, sempre sotto controllo medico, proprio per ridurre l’incidenza di problemi a carico della prostata. Oltre all’echinacea c’è l’aloe vera che aiuta a il sistema immunitario a diventare più forte, soprattutto perché ha un ruolo attivo nel contrastare le infiammazioni e le infezioni, ponendosi come antinfiammatorio. Il vantaggio dell’aloe vera è che non presenta alcuna controindicazione e può essere assunta per via interna non solo come capsula ma anche come succo, preparabile con l’estratto secco o con le foglie fresche di aloe
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La sua combinata azione è utile come coadiuvante nei problemi legati all’ipertrofia prostatica.
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