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La fame nervosa, detta anche fame emotiva, è un tipo di desiderio di cibo scatenato da fattori emotivi o psicologici anzichè da una reale necessità di alimentarsi. Si può avvertire il desiderio di mangiare, spesso cibi specifici ad alto contenuto calorico o di zucchero, come risposta a emozioni come lo stress, l'ansia, la tristezza o la noia. A differenza della fame fisica, che è una risposta al bisogno del nostro organismo di nutrienti, la fame nervosa è impulsiva e può portare a cattive abitudini alimentari se non gestita adeguatamente.
Capire se si tratta di fame nervosa può richiedere una maggiore consapevolezza dei tuoi schemi alimentari e delle tue emozioni. Ecco alcune indicazioni che potrebbero suggerire che stai vivendo fame nervosa:
Scorri le emozioni: Se hai un desiderio improvviso di cibo, chiediti se c'è uno specifico stato emotivo associato a questo desiderio. Ad esempio, sei stressato, annoiato, triste o ansioso?
Tempo trascorso dall'ultimo pasto: Se hai mangiato di recente e non hai ancora fame fisica, potrebbe essere più probabile che la sensazione di fame sia legata a fattori emotivi.
Desiderio di cibi specifici: La fame nervosa spesso porta a desiderare cibi specifici, spesso quelli ad alto contenuto calorico, dolci o comfort food.
Rapporto con l'ora del giorno: Se la fame si presenta principalmente in risposta a situazioni emotive e non in risposta ai normali tempi dei pasti, potrebbe essere fame nervosa.
Risposta a stimoli emotivi: Chiediti se il desiderio di mangiare aumenta quando sei esposto a situazioni stressanti o emotive.
Assenza di segnali di fame fisica: Se non hai altri segnali fisici di fame, come rumori allo stomaco o debolezza, potrebbe indicare che la fame è legata a fattori emotivi.
Consapevolezza del processo decisionale: Se noti che stai ragionando sul cibo in modo più emotivo che razionale, potrebbe essere un segno di fame nervosa.
Osservare e riflettere su questi aspetti può aiutarti a distinguere tra fame fisica e fame nervosa. La consapevolezza di questi schemi può essere il primo passo per gestire in modo più efficace la fame nervosa, ad esempio sviluppando strategie alternative per affrontare le emozioni o cercando il supporto di amici, familiari o professionisti della salute mentale.
La fame nervosa è spesso causata da fattori emotivi e psicologici. Le ragioni possono variare da persona a persona, ma alcune cause comuni comprendono:
Stress: Lo stress è uno dei principali fattori scatenanti della fame nervosa. Molte persone cercano il cibo come una forma di comfort o svago quando sono stressate.
Ansia: L'ansia può portare a una risposta emotiva che si manifesta attraverso il desiderio di cibo. Alcune persone cercano il cibo come una via di fuga o un modo per calmarsi quando si sentono ansiose.
Noia: La noia può portare a comportamenti alimentari impulsivi. Mangiare diventa un modo per riempire il tempo e rompere la monotonia.
Tristezza o depressione: Le persone affette da tristezza o depressione possono cercare il cibo per ottenere sollievo temporaneo o come forma di automedicazione per migliorare il proprio stato d'animo.
Abitudini apprese: In alcuni casi, la fame nervosa può derivare da abitudini apprese nel corso del tempo. Ad esempio, se hai imparato fin da piccolo a usare il cibo come consolazione, potresti continuare a farlo da adulto.
Condizionamento sociale: La società può influenzare le abitudini alimentari, ad esempio attraverso la pubblicità che associa il cibo al comfort emotivo.
Carenza di abilità di coping: Alcune persone potrebbero non avere sviluppato adeguate abilità di coping per affrontare lo stress o le emozioni negative senza ricorrere al cibo.
È importante sottolineare che la fame nervosa è un comportamento complesso e può essere influenzata da molteplici fattori. La consapevolezza delle proprie emozioni e dei modelli alimentari può aiutare a comprendere meglio la causa sottostante e ad affrontarla in modo più efficace. Inoltre, il supporto di professionisti della salute mentale o nutrizionisti può essere utile per affrontare questi problemi in modo più approfondito e sostenibile.
La fame nervosa è spesso legata a fattori emotivi o psicologici piuttosto che a una reale necessità fisica di cibo. Tuttavia, ci sono alcune strategie che potrebbero aiutarti a gestire la fame nervosa:
Identifica le cause: Cerca di capire quali sono i fattori scatenanti della tua fame nervosa. Potrebbe essere lo stress, l'ansia o altri problemi emotivi. Affrontare questi problemi alla radice può contribuire a ridurre la fame nervosa.
Pratica la consapevolezza: Impara a essere consapevole dei tuoi segnali di fame e sazietà. Mangiare lentamente e concentrarsi sul cibo può aiutarti a evitare il sovraccarico emotivo e a capire meglio le tue reali esigenze alimentari.
Bevi acqua: A volte, la sete può essere confusa con la fame. Bevi un bicchiere d'acqua e attendi qualche minuto per vedere se la sensazione di fame diminuisce.
Scegli cibi nutrienti: Quando mangi, opta per cibi ricchi di nutrienti e a basso contenuto calorico. Frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali possono aiutarti a mantenere un livello energetico stabile.
Fai esercizio fisico: L'attività fisica può aiutare a ridurre lo stress e migliorare il tuo stato d'animo, contribuendo a gestire la fame nervosa.
Stabilisci routine alimentari: Mangiare regolarmente e pianificare pasti e spuntini può aiutare a mantenere stabili i livelli di zuccheri nel sangue e a ridurre la sensazione di fame nervosa.
Cerca supporto: Parla con amici, familiari o un professionista della salute mentale. L'aiuto di un esperto può essere prezioso per affrontare le cause sottostanti della fame nervosa.
Evita trigger alimentari: Riduci o evita cibi che tendono a scatenare la fame nervosa. Ad esempio, alcuni potrebbero essere inclini a mangiare cibi ricchi di zucchero o grassi quando sono stressati o ansiosi.
Se la fame nervosa persiste o diventa un problema grave, è consigliabile consultare un professionista della salute mentale o un nutrizionista per ottenere supporto personalizzato.
Se tra le cause principali della fame nervosa troviamo ansia e stress, uno dei migliori metodi naturali per combatterla è senza dubbio la griffonia (pianta originaria delle aree umide dell’Africa), una delle maggiori fonti di 5-HTP (idrossitriptofano), considerato il precursore della serotonina, meglio conosciuta come ormone della felicità o del buonumore. Ristabilendo i valori di serotonina, il nostro organismo riesce a ridurre o ad eliminare lo stress, riportando calma e serenità e annullando quel bisogno impellente di cibo che determina la fame nervosa.
Abbiamo stabilito che lo stress, insieme all’ansia, è la chiave di volta della fame nervosa; a questo punto, quindi, chi ne è affetto deve intervenire in maniera diretta sulla causa dello stress, utilizzando rimedi mirati. Uno di essi, molto efficace e soprattutto naturale, è la rodiola rosea, una pianta perenne che cresce in alta montagna e che, tra le sue proprietà, annovera la capacità di modulare le reazioni agli effetti dello stress. Il principio attivo della rodiola, il salidroside, impedisce l’inibizione di dopamina e di serotonina, migliorando l’attività metabolica e favorendo il rilassamento e gli stati di buonumore. Della rodiola, che è conosciuta ed utilizzata come pianta officinale dai tempi antichi, si utilizza la radice.
Tra i rimedi naturali più efficaci, ma meno conosciuti, troviamo il glucomannano, una fibra solubile estratta dalla radice di konjac, una pianta nativa delle regione asiatiche subtropicali, dove viene utilizzata anche come ingrediente in cucina. Disciolto in acqua, il glucomannano forma una massa gelatinosa, grazie alla quale nello stomaco avviene una sorta di riempimento che smorza notevolmente il senso della fame. Riduce l’appetito, controlla i picchi di glucosio e di insulina e abbassa il colesterolo: il glucommanano è di fatto un rimedio non solo per la fame nervosa, ma anche per i disordini alimentari che portano all’obesità.
Per coloro che desiderano ridurre l'appetito in modo naturale, l'erboristeria offre diverse opzioni. L'uso di erbe officinali può essere parte di una strategia più ampia per gestire la fame nervosa, fornendo un supporto naturale al controllo degli impulsi alimentari.
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